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Dogsai di Matteo Cibic per Bosa è una scultura in ceramica arricchita con decorazioni in oro, con una sfera in vetro che crea una mini serra e può quindi contenere al suo interno una pianta. Disponibile in 4 diversi modelli.

Dogsai, il fedele compagno di Domsai, è stato creato nel 2016.

Dogsai: 10 x h 20 cm

 

“I Domsai sono dei fedelissimi consiglieri da tenere sulla scrivania dell’ufficio, per ricordarvi che le piante hanno un’anima e una loro personalità. I Domlite invece sono romantici Cupido per illuminare volti smaliziati in cene di mezza estate.”

MATTEO CIBIC

Matteo Cibic è un designer di fama internazionale con base in Italia. E’ conosciuto per i suoi oggetti dalle funzioni ibride e forme antropomorfe. I suoi progetti si caratterizzano per l’idea di nascondere funzioni e materiali inaspettati. 
Si può definire artista trans-mediale per la capacità di utilizzare materiali di ultima generazione attraverso antiche tecniche di rappresentazione. Alcuni dei suoi oggetti sono esposti presso musei internazionali come Triennale Design Museum, Shanghai Museum of Glass, Centre Pompidou Paris. Lavora indiscriminatamente per con processi industriali e piccoli artigiani per realizzare progetti speciali per istituzioni e aziende internazionali come TimberlendStarbucksTim
Bosa e Dodo per cui è consulente creativo. Matteo è stato nominato International Young Talent of the Year 2017da Elle Decor.

“La luce è la magia della vita.” 

BOSA

In un angolo di campagna veneta reso quasi fiabesco dal gioco irregolare delle colline e dal percorso di vivaci corsi d’acqua, in un paese che riprende nel nome la cima montuosa più nobile ed elevata, Borso Del Grappa, è insediata da un tempo oramai considerevole Bosa Ceramiche, un laboratorio ceramico conosciuto in tutto il mondo. Non è un caso se in quest’area del Veneto pedemontano confluiscono la grande tradizione della ceramica bassanese, lo spirito veneziano di cultura cosmopolita e l’attenzione pionieristica all’innovazione asolana. È nel 1976 che Italo Bosa avvia la propria produzione ceramica seguendo le antiche tecniche di lavorazione per oggetti realizzati interamente a mano, valorizzati da una ricca palette cromatica, decorati con metalli preziosi -oro, platino, rame- e smalti dalle tonalità esclusive creati dall’azienda. Tecniche precise che sono ancora oggi alla base della produzione di Bosa e che conferiscono agli oggetti unicità, qualità e riconoscibilità. Gli oggetti e i complementi d’arredo in ceramica creati nella maison Bosa, oltre ad esprimere tutta la conoscenza del mestiere artigiano, trasmettono quell’incessante sperimentazione delle possibilità della ceramica che ha tra gli obiettivi la trasformazione di consuetudini formali e funzionali in nuove interpretazioni, nuove funzioni e mondi fantastici, missione che Italo Bosa ha saputo trasferire alle figlie Francesca e Daniela, alla moglie e a tutti i propri collaboratori. Ciò che contraddistingue Bosa, facendone un’azienda leader nell’ambito della ceramica di design in Italia e nel mondo, è proprio l’aver fatto della ricerca e dell’innovazione i punti di forza dell’azienda, tanto da riuscire a realizzare progetti quasi impossibili per la difficoltà degli stampi e le dimensioni over, che evidenziano la speciale propensione del fondatore a condividere avventure progettuali con i designer, per lo più giovani di provenienze europee, sperimentatori di linguaggi nuovi, che hanno contribuito a definire l’elevato posizionamento del marchio Bosa. Dall’iniziale collaborazione con Marco Zanuso Jr. e il consolidato rapporto con lo studio Palomba-Serafini, Bosa ha stretto amichevoli relazioni professionali con Satyendra PakhaléPatricia UrquiolaMarco MorosiniManolo BossiGualtiero SacchiSam Baron, Luca Nichetto e un particolare feeling con Jaime Hayon, ideatore di tanti gioiosi universi e la bravissima Elena Salmistraro. Altrettanto importanti sono da considerare le collaborazioni con aziende leader quali Minotti, Moroso, B&B Italia, Baccarat e le forniture personalizzate per FerrariEscadaDeBeers e altri ancora. Bosa è attualmente presente in più di 50 nazioni del mondo, non solo per la sua reputazione, l’immagine del marchio e l’identità dei prodotti, ma anche grazie all’attuazione di una politica di marketing puntuale che consente all’azienda di presidiare diverse nicchie di mercato con un’ampia gamma. La distribuzione così capillarmente risolta si beneficia altresì della presenza sostanziosa di opere di art design nei musei internazionali più prestigiosi, attraverso mostre tematiche, esposizioni temporanee e bookshop che restituiscono all’azienda una continua e benefica visibilità.

Dogsai, Matteo Cibic

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Dogsai di Matteo Cibic per Bosa è una scultura in ceramica arricchita con decorazioni in oro, con una sfera in vetro che crea una mini serra e può quindi contenere al suo interno una pianta. Disponibile in 4 diversi modelli.

Dogsai, il fedele compagno di Domsai, è stato creato nel 2016.

Dogsai: 10 x h 20 cm

 

“I Domsai sono dei fedelissimi consiglieri da tenere sulla scrivania dell’ufficio, per ricordarvi che le piante hanno un’anima e una loro personalità. I Domlite invece sono romantici Cupido per illuminare volti smaliziati in cene di mezza estate.”

MATTEO CIBIC

Matteo Cibic è un designer di fama internazionale con base in Italia. E’ conosciuto per i suoi oggetti dalle funzioni ibride e forme antropomorfe. I suoi progetti si caratterizzano per l’idea di nascondere funzioni e materiali inaspettati. 
Si può definire artista trans-mediale per la capacità di utilizzare materiali di ultima generazione attraverso antiche tecniche di rappresentazione. Alcuni dei suoi oggetti sono esposti presso musei internazionali come Triennale Design Museum, Shanghai Museum of Glass, Centre Pompidou Paris. Lavora indiscriminatamente per con processi industriali e piccoli artigiani per realizzare progetti speciali per istituzioni e aziende internazionali come TimberlendStarbucksTim
Bosa e Dodo per cui è consulente creativo. Matteo è stato nominato International Young Talent of the Year 2017da Elle Decor.

“La luce è la magia della vita.” 

BOSA

In un angolo di campagna veneta reso quasi fiabesco dal gioco irregolare delle colline e dal percorso di vivaci corsi d’acqua, in un paese che riprende nel nome la cima montuosa più nobile ed elevata, Borso Del Grappa, è insediata da un tempo oramai considerevole Bosa Ceramiche, un laboratorio ceramico conosciuto in tutto il mondo. Non è un caso se in quest’area del Veneto pedemontano confluiscono la grande tradizione della ceramica bassanese, lo spirito veneziano di cultura cosmopolita e l’attenzione pionieristica all’innovazione asolana. È nel 1976 che Italo Bosa avvia la propria produzione ceramica seguendo le antiche tecniche di lavorazione per oggetti realizzati interamente a mano, valorizzati da una ricca palette cromatica, decorati con metalli preziosi -oro, platino, rame- e smalti dalle tonalità esclusive creati dall’azienda. Tecniche precise che sono ancora oggi alla base della produzione di Bosa e che conferiscono agli oggetti unicità, qualità e riconoscibilità. Gli oggetti e i complementi d’arredo in ceramica creati nella maison Bosa, oltre ad esprimere tutta la conoscenza del mestiere artigiano, trasmettono quell’incessante sperimentazione delle possibilità della ceramica che ha tra gli obiettivi la trasformazione di consuetudini formali e funzionali in nuove interpretazioni, nuove funzioni e mondi fantastici, missione che Italo Bosa ha saputo trasferire alle figlie Francesca e Daniela, alla moglie e a tutti i propri collaboratori. Ciò che contraddistingue Bosa, facendone un’azienda leader nell’ambito della ceramica di design in Italia e nel mondo, è proprio l’aver fatto della ricerca e dell’innovazione i punti di forza dell’azienda, tanto da riuscire a realizzare progetti quasi impossibili per la difficoltà degli stampi e le dimensioni over, che evidenziano la speciale propensione del fondatore a condividere avventure progettuali con i designer, per lo più giovani di provenienze europee, sperimentatori di linguaggi nuovi, che hanno contribuito a definire l’elevato posizionamento del marchio Bosa. Dall’iniziale collaborazione con Marco Zanuso Jr. e il consolidato rapporto con lo studio Palomba-Serafini, Bosa ha stretto amichevoli relazioni professionali con Satyendra PakhaléPatricia UrquiolaMarco MorosiniManolo BossiGualtiero SacchiSam Baron, Luca Nichetto e un particolare feeling con Jaime Hayon, ideatore di tanti gioiosi universi e la bravissima Elena Salmistraro. Altrettanto importanti sono da considerare le collaborazioni con aziende leader quali Minotti, Moroso, B&B Italia, Baccarat e le forniture personalizzate per FerrariEscadaDeBeers e altri ancora. Bosa è attualmente presente in più di 50 nazioni del mondo, non solo per la sua reputazione, l’immagine del marchio e l’identità dei prodotti, ma anche grazie all’attuazione di una politica di marketing puntuale che consente all’azienda di presidiare diverse nicchie di mercato con un’ampia gamma. La distribuzione così capillarmente risolta si beneficia altresì della presenza sostanziosa di opere di art design nei musei internazionali più prestigiosi, attraverso mostre tematiche, esposizioni temporanee e bookshop che restituiscono all’azienda una continua e benefica visibilità.