Poltrona Undersized disegnata da Maison Margiela Design ha dimensioni compatte. Prodotta da Baleri Italia ha struttura interna in legno massello e imbottitura in schiume poliuretaniche sagomate da blocco a densità differenziata e prive di CFC. Rivestimento in tessuto o pelle.
Progettato da Maison Margiela per Baleri Italia.
Nella nostra pagina vi presentiamo la copertina nella versione in pelle. Il Divano completa la Collezione Undersize.
Dimensioni: l. 60, h. 74, p. 68
MAISON MARGIELA
Maritin Margiela è il fashion designer per eccellenza. Se questo commento potrebbe essere letto come cliché nel caso di Martin Margiela è totalmente giustificato. A differenza dei tradizionali fashion designer le sue creazioni vengono percepite come opere di “metamoda” ed è classificato tra gli stilisti più influenti e iconoclasti degli ultimi 40 anni. Nato nel 1959 a Limbourg, in Belgio, e formato dall’Accademia Reale di Anversa fa parte dei primissimi talenti della città. La sua carriera lavorativa inizia come assistente al fianco del grande Jean Paul Gaultier e nel 1988 fonda la sua Maison Martin Margiela a Parigi dove debutta con la prima collezione Primavera Estate 1989. Alla ricerca di una definizione con cui etichettare la moda di Margiela ricca di provocazioni, mania per il processo creativo, e maestria sartoriale per realizzare i suoi capi, la stampa ha classificato tutto questo nuovo approccio definendolo padre della tecnica della decostruzione. Decostruire gli abiti significa tagliare e rimontare insieme parti di abiti vecchi, mettere in mostra fodere e parti interne, staccare e rimontare le maniche in modo nuovo. Il suo approccio era un inno che portava voce a una nuova moda democratica che strizza l’occhio alla libertà sartoriale degli anni ’70 e privilegia l’utilizzo dei materiali di recupero anziché seguire un’idea di moda come lusso e ostentazione. Questa concezione riprende ed amplia la pratica del punk e dello street style del tagliare e strappare t-shirt e jeans. I colori dominanti nelle sue prime collezioni sono colori potenti come il nero, il bianco e il rosso. A partire dagli anni ‘90 iniziava a manifestarsi una nuova tendenza nata in contrapposizione all’apparenza e l’ostentazione degli anni ‘80 e Martin Margiela come testimone del tempo decise di promuovere il culto dell’impersonalità, eliminando ogni sua traccia. Rifiutava le interviste, persino ai fax e alle telefonate adottava la formula di plurale maiestatis, rispondendo sempre a nome della Maison. Sono poche le informazioni sul suo conto e la forza della Maison stessa si basava sull’assenza di Martin. Considerato come un vero e proprio distruttore del fashion system il designer belga tolse la vita agli abiti rimuovendo il suo nome dall’etichetta e diventando pura astrazione, la leggendaria targhetta (fissata solo da 4 punti di cucitura) diventa bianca per lasciar parlare le sue creazioni. Dal 1997 al 2003 oltre alla sua Maison si dedica alle collezioni femminili di Hermès in cui sperimenta i suoi tagli minimalisti e la decoustruzione anche nel mondo della pelletteria. Nel 2002 Renzo Rosso proprietario e presidente del gruppo Only The Brave di Diesel acquisisce il brand e nel 2014 esce definitivamente di scena lasciando il posto della Maison Margiela al direttore creativo attuale John Galliano.
Poltrona Undersized disegnata da Maison Margiela Design ha dimensioni compatte. Prodotta da Baleri Italia ha struttura interna in legno massello e imbottitura in schiume poliuretaniche sagomate da blocco a densità differenziata e prive di CFC. Rivestimento in tessuto o pelle.
Progettato da Maison Margiela per Baleri Italia.
Nella nostra pagina vi presentiamo la copertina nella versione in pelle. Il Divano completa la Collezione Undersize.
Dimensioni: l. 60, h. 74, p. 68
MAISON MARGIELA
Maritin Margiela è il fashion designer per eccellenza. Se questo commento potrebbe essere letto come cliché nel caso di Martin Margiela è totalmente giustificato. A differenza dei tradizionali fashion designer le sue creazioni vengono percepite come opere di “metamoda” ed è classificato tra gli stilisti più influenti e iconoclasti degli ultimi 40 anni. Nato nel 1959 a Limbourg, in Belgio, e formato dall’Accademia Reale di Anversa fa parte dei primissimi talenti della città. La sua carriera lavorativa inizia come assistente al fianco del grande Jean Paul Gaultier e nel 1988 fonda la sua Maison Martin Margiela a Parigi dove debutta con la prima collezione Primavera Estate 1989. Alla ricerca di una definizione con cui etichettare la moda di Margiela ricca di provocazioni, mania per il processo creativo, e maestria sartoriale per realizzare i suoi capi, la stampa ha classificato tutto questo nuovo approccio definendolo padre della tecnica della decostruzione. Decostruire gli abiti significa tagliare e rimontare insieme parti di abiti vecchi, mettere in mostra fodere e parti interne, staccare e rimontare le maniche in modo nuovo. Il suo approccio era un inno che portava voce a una nuova moda democratica che strizza l’occhio alla libertà sartoriale degli anni ’70 e privilegia l’utilizzo dei materiali di recupero anziché seguire un’idea di moda come lusso e ostentazione. Questa concezione riprende ed amplia la pratica del punk e dello street style del tagliare e strappare t-shirt e jeans. I colori dominanti nelle sue prime collezioni sono colori potenti come il nero, il bianco e il rosso. A partire dagli anni ‘90 iniziava a manifestarsi una nuova tendenza nata in contrapposizione all’apparenza e l’ostentazione degli anni ‘80 e Martin Margiela come testimone del tempo decise di promuovere il culto dell’impersonalità, eliminando ogni sua traccia. Rifiutava le interviste, persino ai fax e alle telefonate adottava la formula di plurale maiestatis, rispondendo sempre a nome della Maison. Sono poche le informazioni sul suo conto e la forza della Maison stessa si basava sull’assenza di Martin. Considerato come un vero e proprio distruttore del fashion system il designer belga tolse la vita agli abiti rimuovendo il suo nome dall’etichetta e diventando pura astrazione, la leggendaria targhetta (fissata solo da 4 punti di cucitura) diventa bianca per lasciar parlare le sue creazioni. Dal 1997 al 2003 oltre alla sua Maison si dedica alle collezioni femminili di Hermès in cui sperimenta i suoi tagli minimalisti e la decoustruzione anche nel mondo della pelletteria. Nel 2002 Renzo Rosso proprietario e presidente del gruppo Only The Brave di Diesel acquisisce il brand e nel 2014 esce definitivamente di scena lasciando il posto della Maison Margiela al direttore creativo attuale John Galliano.