Sister Helen Madagascar è uno dei cinque vasi che rappresentano le cinque sorelle della collezione Madagascar Sisters disegnate dal designer Pepa Reverter per Bosa e presentate nel 2018 al Salone del Mobile di Milano durante la Design Week. I cinque pezzi, in diverse finiture, sono verniciati e rifiniti a mano. Il design di questa elegante collezione proviene dalla mano dell'artista Pepa Reverter, la cui intenzione è quella di rendere omaggio alla donna di tutte le culture e di tutti i tempi. La Collezione Sisters è stata progettata a Barcellona e questo ha portato ad una vocazione per la vita cosmopolita e mediterranea. Le cinque sorelle sono Louise, Frida, Sofia, Helen e Clara, sono fantasiose, felici e premurose. A loro piace la bellezza di fiere e spazi aperti, in cui trasmettere la luce con una testa piena di armonia e creatività.
Una collezione di vasi che rende omaggio alle donne di tutte le culture e di tutti i tempi, che si arricchisce continuamente di colori e trame.
Dimensioni: 16 x 34,5 cm
La Collezione Sister nasce nel 2013 in ceramica bianca; nel 2015 esce la versione più romantica di Clara, Sister in Love, con un cuore ed è disponibile in rosso brillante e bianco satinato con metalli preziosi, nel 2018 la Collezione Madagascar è stata presentata al Salone di Milano.
PEPA REVERTER
Pepa Reverter si è laureata in incisione alla Llotja School of Applied Arts, seguito da una laurea in scultura presso la Facoltà di Belle Arti di Barcellona, e infine da un Master in video e televisione al Politecnico di Barcellona. La sua preparazione accademica spazia da alcune delle più antiche forme di comunicazione al più moderno, un viaggio legato al bisogno senza tempo di dare un senso al mondo attraverso l’arte e le storie. Lavora per Jaume Coscuella e Magí Baleta, incisori dell’opera di Joan Miró, Jaume Plensa, Xavier Grau e Garcia Sevilla. Ha lavorato come artista visivo, illustratore, designer, ceramista, professore, fotografo, videografo; Pepa Reverter lavora a TV3, illustrando per l’International Herald Tribune, disegnando pezzi di ceramica per Bosa, design per BD Barcelona e molti altri ruoli in mezzo. Collabora spesso con il suo partner, il direttore creativo della centrale elettrica, Ramón Ubeda, con il quale ha creato il suo fantastico spazio condiviso nel distretto @ 22 di Barcellona. Il suo lavoro è stimolante, può colpire con un messaggio sociale distinto, con un’energia feroce e femminile. La sua “Collezione Sisters” di teste femminili combina forme eleganti, sculture e finiture delicatamente rese che rendono omaggio alle donne di tutte le culture. Le sue sorelle, artisti e attivisti sono Louise Bourgeois, Frida Kahlo, Helen Frankenthaler e Clara Campoamor, che rappresentano molti dei temi chiave del lavoro di Pepa Reverter. Ogni pezzo inizia come uno schizzo, poi come un dipinto, prima di essere realizzato come un vaso o una scultura, un processo che ti permette di sperimentare a lungo ed esplorare i molteplici significati che le “sorelle” rappresentano nella forma e nel significato. La creatività di Pepa Reverter ha uno scopo, lo scopo è ciò che motiva le sue esplorazioni con il colore e la forma, creando uno stato mentale, invocando un ricordo o mescolando un’emozione.
BOSA
In un angolo di campagna veneta reso quasi fiabesco dal gioco irregolare delle colline e dal percorso di vivaci corsi d’acqua, in un paese che riprende nel nome la cima montuosa più nobile ed elevata, Borso Del Grappa, è insediata da un tempo oramai considerevole Bosa Ceramiche, un laboratorio ceramico conosciuto in tutto il mondo. Non è un caso se in quest’area del Veneto pedemontano confluiscono la grande tradizione della ceramica bassanese, lo spirito veneziano di cultura cosmopolita e l’attenzione pionieristica all’innovazione asolana. È nel 1976 che Italo Bosa avvia la propria produzione ceramica seguendo le antiche tecniche di lavorazione per oggetti realizzati interamente a mano, valorizzati da una ricca palette cromatica, decorati con metalli preziosi -oro, platino, rame- e smalti dalle tonalità esclusive creati dall’azienda. Tecniche precise che sono ancora oggi alla base della produzione di Bosa e che conferiscono agli oggetti unicità, qualità e riconoscibilità. Gli oggetti e i complementi d’arredo in ceramica creati nella maison Bosa, oltre ad esprimere tutta la conoscenza del mestiere artigiano, trasmettono quell’incessante sperimentazione delle possibilità della ceramica che ha tra gli obiettivi la trasformazione di consuetudini formali e funzionali in nuove interpretazioni, nuove funzioni e mondi fantastici, missione che Italo Bosa ha saputo trasferire alle figlie Francesca e Daniela, alla moglie e a tutti i propri collaboratori. Ciò che contraddistingue Bosa, facendone un’azienda leader nell’ambito della ceramica di design in Italia e nel mondo, è proprio l’aver fatto della ricerca e dell’innovazione i punti di forza dell’azienda, tanto da riuscire a realizzare progetti quasi impossibili per la difficoltà degli stampi e le dimensioni over, che evidenziano la speciale propensione del fondatore a condividere avventure progettuali con i designer, per lo più giovani di provenienze europee, sperimentatori di linguaggi nuovi, che hanno contribuito a definire l’elevato posizionamento del marchio Bosa. Dall’iniziale collaborazione con Marco Zanuso Jr. e il consolidato rapporto con lo studio Palomba-Serafini, Bosa ha stretto amichevoli relazioni professionali con Satyendra Pakhalé, Patricia Urquiola, Marco Morosini, Manolo Bossi, Gualtiero Sacchi, Sam Baron, Luca Nichetto e un particolare feeling con Jaime Hayon, ideatore di tanti gioiosi universi e la bravissima Elena Salmistraro. Altrettanto importanti sono da considerare le collaborazioni con aziende leader quali Minotti, Moroso, B&B Italia, Baccarat e le forniture personalizzate per Ferrari, Escada, DeBeers e altri ancora. Bosa è attualmente presente in più di 50 nazioni del mondo, non solo per la sua reputazione, l’immagine del marchio e l’identità dei prodotti, ma anche grazie all’attuazione di una politica di marketing puntuale che consente all’azienda di presidiare diverse nicchie di mercato con un’ampia gamma. La distribuzione così capillarmente risolta si beneficia altresì della presenza sostanziosa di opere di art design nei musei internazionali più prestigiosi, attraverso mostre tematiche, esposizioni temporanee e bookshop che restituiscono all’azienda una continua e benefica visibilità.
Sister Helen Madagascar è uno dei cinque vasi che rappresentano le cinque sorelle della collezione Madagascar Sisters disegnate dal designer Pepa Reverter per Bosa e presentate nel 2018 al Salone del Mobile di Milano durante la Design Week. I cinque pezzi, in diverse finiture, sono verniciati e rifiniti a mano. Il design di questa elegante collezione proviene dalla mano dell'artista Pepa Reverter, la cui intenzione è quella di rendere omaggio alla donna di tutte le culture e di tutti i tempi. La Collezione Sisters è stata progettata a Barcellona e questo ha portato ad una vocazione per la vita cosmopolita e mediterranea. Le cinque sorelle sono Louise, Frida, Sofia, Helen e Clara, sono fantasiose, felici e premurose. A loro piace la bellezza di fiere e spazi aperti, in cui trasmettere la luce con una testa piena di armonia e creatività.
Una collezione di vasi che rende omaggio alle donne di tutte le culture e di tutti i tempi, che si arricchisce continuamente di colori e trame.
Dimensioni: 16 x 34,5 cm
La Collezione Sister nasce nel 2013 in ceramica bianca; nel 2015 esce la versione più romantica di Clara, Sister in Love, con un cuore ed è disponibile in rosso brillante e bianco satinato con metalli preziosi, nel 2018 la Collezione Madagascar è stata presentata al Salone di Milano.
PEPA REVERTER
Pepa Reverter si è laureata in incisione alla Llotja School of Applied Arts, seguito da una laurea in scultura presso la Facoltà di Belle Arti di Barcellona, e infine da un Master in video e televisione al Politecnico di Barcellona. La sua preparazione accademica spazia da alcune delle più antiche forme di comunicazione al più moderno, un viaggio legato al bisogno senza tempo di dare un senso al mondo attraverso l’arte e le storie. Lavora per Jaume Coscuella e Magí Baleta, incisori dell’opera di Joan Miró, Jaume Plensa, Xavier Grau e Garcia Sevilla. Ha lavorato come artista visivo, illustratore, designer, ceramista, professore, fotografo, videografo; Pepa Reverter lavora a TV3, illustrando per l’International Herald Tribune, disegnando pezzi di ceramica per Bosa, design per BD Barcelona e molti altri ruoli in mezzo. Collabora spesso con il suo partner, il direttore creativo della centrale elettrica, Ramón Ubeda, con il quale ha creato il suo fantastico spazio condiviso nel distretto @ 22 di Barcellona. Il suo lavoro è stimolante, può colpire con un messaggio sociale distinto, con un’energia feroce e femminile. La sua “Collezione Sisters” di teste femminili combina forme eleganti, sculture e finiture delicatamente rese che rendono omaggio alle donne di tutte le culture. Le sue sorelle, artisti e attivisti sono Louise Bourgeois, Frida Kahlo, Helen Frankenthaler e Clara Campoamor, che rappresentano molti dei temi chiave del lavoro di Pepa Reverter. Ogni pezzo inizia come uno schizzo, poi come un dipinto, prima di essere realizzato come un vaso o una scultura, un processo che ti permette di sperimentare a lungo ed esplorare i molteplici significati che le “sorelle” rappresentano nella forma e nel significato. La creatività di Pepa Reverter ha uno scopo, lo scopo è ciò che motiva le sue esplorazioni con il colore e la forma, creando uno stato mentale, invocando un ricordo o mescolando un’emozione.
BOSA
In un angolo di campagna veneta reso quasi fiabesco dal gioco irregolare delle colline e dal percorso di vivaci corsi d’acqua, in un paese che riprende nel nome la cima montuosa più nobile ed elevata, Borso Del Grappa, è insediata da un tempo oramai considerevole Bosa Ceramiche, un laboratorio ceramico conosciuto in tutto il mondo. Non è un caso se in quest’area del Veneto pedemontano confluiscono la grande tradizione della ceramica bassanese, lo spirito veneziano di cultura cosmopolita e l’attenzione pionieristica all’innovazione asolana. È nel 1976 che Italo Bosa avvia la propria produzione ceramica seguendo le antiche tecniche di lavorazione per oggetti realizzati interamente a mano, valorizzati da una ricca palette cromatica, decorati con metalli preziosi -oro, platino, rame- e smalti dalle tonalità esclusive creati dall’azienda. Tecniche precise che sono ancora oggi alla base della produzione di Bosa e che conferiscono agli oggetti unicità, qualità e riconoscibilità. Gli oggetti e i complementi d’arredo in ceramica creati nella maison Bosa, oltre ad esprimere tutta la conoscenza del mestiere artigiano, trasmettono quell’incessante sperimentazione delle possibilità della ceramica che ha tra gli obiettivi la trasformazione di consuetudini formali e funzionali in nuove interpretazioni, nuove funzioni e mondi fantastici, missione che Italo Bosa ha saputo trasferire alle figlie Francesca e Daniela, alla moglie e a tutti i propri collaboratori. Ciò che contraddistingue Bosa, facendone un’azienda leader nell’ambito della ceramica di design in Italia e nel mondo, è proprio l’aver fatto della ricerca e dell’innovazione i punti di forza dell’azienda, tanto da riuscire a realizzare progetti quasi impossibili per la difficoltà degli stampi e le dimensioni over, che evidenziano la speciale propensione del fondatore a condividere avventure progettuali con i designer, per lo più giovani di provenienze europee, sperimentatori di linguaggi nuovi, che hanno contribuito a definire l’elevato posizionamento del marchio Bosa. Dall’iniziale collaborazione con Marco Zanuso Jr. e il consolidato rapporto con lo studio Palomba-Serafini, Bosa ha stretto amichevoli relazioni professionali con Satyendra Pakhalé, Patricia Urquiola, Marco Morosini, Manolo Bossi, Gualtiero Sacchi, Sam Baron, Luca Nichetto e un particolare feeling con Jaime Hayon, ideatore di tanti gioiosi universi e la bravissima Elena Salmistraro. Altrettanto importanti sono da considerare le collaborazioni con aziende leader quali Minotti, Moroso, B&B Italia, Baccarat e le forniture personalizzate per Ferrari, Escada, DeBeers e altri ancora. Bosa è attualmente presente in più di 50 nazioni del mondo, non solo per la sua reputazione, l’immagine del marchio e l’identità dei prodotti, ma anche grazie all’attuazione di una politica di marketing puntuale che consente all’azienda di presidiare diverse nicchie di mercato con un’ampia gamma. La distribuzione così capillarmente risolta si beneficia altresì della presenza sostanziosa di opere di art design nei musei internazionali più prestigiosi, attraverso mostre tematiche, esposizioni temporanee e bookshop che restituiscono all’azienda una continua e benefica visibilità.