Giovanni Motta è nato a Verona nel 1971. Dopo gli studi di ragioneria, inizia a lavorare nel mondo della comunicazione come artista creativo e pubblicitario collaborando, tra gli altri, con Emanuele Pirella a Milano. La sua natura di artista si era già manifestata da bambino: a 9 anni ha vinto un concorso di disegno organizzato dalla FAO. Allo stesso tempo si interessa di arte figurativa e contemporanea con un particolare interesse per il mondo degli anime e manga giapponesi. Ha iniziato il suo percorso artistico dipingendo scene di vita estrapolate dai suoi viaggi intorno al mondo con tecnica iperrealista: Tokyo, Los Angeles, New York, Londra, sono tappe essenziali per la sua ricerca sul tema che diventerà il leitmotiv del suo lavoro: il bambino interiore . Questo lo porterà a esplorare la cultura utilizzando anche nuove tecnologie, come la modellazione e la stampa 3D. Ha iniziato ad esporre nel 2000 con mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Ha partecipato a premi per i quali è stato finalista, come il Premio Arte Laguna (Venezia 2016), il Premio Aletti (2009) e il Premio Arte (Cairo Editore, 2004). Insieme alla Galleria Forni ha partecipato a numerose fiere d'arte contemporanea, Art Verona, St-Art Strasbourg, Art Helsinki e Roma Contemporary. Nel settembre 2020 espone in Svizzera con la personale Grazie sul tema dei cartoni animati. Ha iniziato a lavorare a tempo pieno nell'arte dall'inizio del 2020, diventando un artista emergente a 49 anni. Recentemente ha preso contatti con gallerie d'arte e collezionisti provenienti da Colombia, Venezuela, Filippine, Egitto, Cina, Svizzera, Belgio. Per il 2021 ha 3 mostre personali, Bogotà, Shanghai e Caracas. È uno degli artisti della scuderia Bosa ceramiche, eccellenza italiana nel mondo.
“I mostri sono anime colorate che vivono nel mio regno. Sono i brividi di una bella cavalcata, ma senza paura. La loro casa è una fiera abbandonata. Sono piccole sculture in argilla, carta e resina. Ogni tanto, uno di loro prende vita e diventa un pezzo di ceramica, un quadro o un fumetto. Blue Julian è premuroso, diligente e calmo. È spensierato, profondo, introverso e dolce. Red Atomic è energico, forte e curioso. È il fratello inseparabile di Blue Julian ed è ardente e intenso. Blue Black è il nuovo arrivato. Un personaggio molto speciale. Mi ricorda momenti indimenticabili, le leggendarie battaglie combattute con penna stilografica e cancella inchiostro. Con l'inchiostro ho creato lo scenario e poi l'ho distrutto con l'eradicatore di inchiostro, combattendo battaglie immaginarie".
“Bosa è una delle realtà artigiane più interessanti d'Italia, un'azienda storica, un esempio di competenza, ricerca e passione. Bosa collabora con artisti e racconta la visione attraverso opere di eccezionale fattura. Tecnica superba, competenza e studio dei materiali fanno di questa azienda un gioiello dal valore inestimabile. Con Bosa ho creato una collezione di sculture di mostri con uno dei materiali più amati, la terra, la ceramica. Blue Julian, Red Atomic, Red Sky in the Evening, Was an Egg, Pollux, Toowomba, Little Indian, Blue Chute, Nine Plus, Sweet Coke, La Parte di Zucchine e Blue Black sono la squadra di mostri disponibile in qualsiasi colore. Ogni mostro ha una storia legata a un evento, storie lontane, ricordi indimenticabili che restano racchiusa per sempre nell'anima come traccia di un essere che vive sempre in noi, il bambino interiore”.
Giovanni Motta
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